- Il 2% della popolazione in Italia ha un malattia oculare che può portare a cecità entro 10 anni dalla diagnosi, come il glaucoma
- Circa il 40% dei soggetti in età evolutiva tra i 13-18 anni presenta difetti di refrazione importanti come la miopia: il 10-15 % di loro non ne è a conoscenza.
- Il nostro apparato visivo, fondamentale per il contatto con il mondo esterno, ha un progressivo decadimento: dobbiamo in ogni momento della vita saper riconoscere i segnali fisici e di percezione di questo fisiologico invecchiamento
- La presbiopia colpisce tutti i soggetti dopo i 45-50 anni determinando una sindrome da affaticamento visivo soprattutto in chi è esposto all’utilizzo prolungato di videoterminale
- Dopo i 60-70 anni di età oltre due terzi della popolazione è affetta da una o più malattie oculari come cataratta, glaucoma o maculopatia senile
- Conservare una buona capacità visiva è condizione indispensabile per una buona qualità della vita: solo attraverso un controllo periodico effettuato presso il medico oculista è possibile prevenire e riconoscere tempestivamente eventuali malattie oculari, potenzialmente responsabili di ipovisione o cecità
Per una corretta prevenzione delle malattie oculari quando è opportuno sottoporsi ad una visita oculistica in assenza di patologie?
- alla nascita: per escludere malattie congenite
- a tre anni: per escludere ambliopia secondaria a difetti di refrazione, anomalie della motilità e della visione binoculare
- durante la scuola d’obbligo: per escludere la presenza di difetti di vista
- all’inizio dell’attività lavorativa: per valutare l’idoneità visiva alla professione
- a 40-45anni: con l’insorgenza della presbiopia
- dopo i 50-60 anni: è l’età più delicata per la maggiore incidenza di patologie oculari che necessitano di trattamenti adeguati e tempestivi